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SULMONA – San Panfilo torna ad essere la festa della città. La festa di tutti. Non solo dei devoti e dei fedeli ma anche di chi, in occasione della ricorrenza del santo patrono, vuole sentirsi più sulmonese che mai e trascorrere delle giornate all’insegna dell’inclusione e dell’aggregazione. Infondo una festa patronale è anche questo. Sull’onda del rilancio la parrocchia della Basilica Cattedrale non è venuta meno all’iniziativa di solidarietà che si ripete ormai ogni anno ma nell’edizione 2019 assume un tono e un significato particolare. Domani il pranzo della domenica alla mensa Caritas Diocesana sarà offerto dal parroco e dalla comunità. L’usanza risale a una decina di anni fa quando l’allora comitato festa pensò di rendere partecipi anche i poveri della ricorrenza di san Panfilo, un vescovo che in quanto a carità e solidarietà ha dato l’esempio. Un rituale che è stato ripreso dal parroco emerito don Maurizio Buzzelli e ora viene portato avanti da don Domenico Villani. “Anche quest’anno offriremo il pranzo agli ospiti della Mensa Caritas. Intendiamo portare avanti questa tradizione”- è intervenuto il sacerdote a Onda Tg. Ogni giorno, festività comprese, non sono poche le persone che si mettono in fila alla mensa Caritas della diocesi di Sulmona-Valva per richiedere un pasto caldo. Su per giù sono una trentina, uomini e donne costretti a bussare alle porte dell’edificio di via Porta Romana, sette giorni su sette, dalle 12.30 alle 13. Ma con l’avvento di Casa Zaccheo è arrivata anche la mensa serale, l’emporio della solidarietà, fermo restando lo spazio dedicato all’ascolto. La festa di San Panfilo si è aperta ufficialmente nel pomeriggio con l’esposizione del busto del santo patrono nella Basilica Cattedrale. In tanti sono entrati nel Duomo anche solo per una preghiera mentre è tutto pronto per l’esibizione del comico abruzzese Nduccio ( Germano D’Aurelio) che si svolgerà all’interno della Villa Comunale alle 21,30. E l’emozione è palpabile negli occhi di quattro sulmonesi, i componenti del comitato festa 2019, che hanno rimesso in piedi il programma civile. Perché San Panfilo è di tutti.

Andrea D’Aurelio

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