
L’ospedale San Salvatore dell’Aquila si conferma un polo d’eccellenza nell’ambito della chirurgia ortopedica grazie all’utilizzo di sofisticate tecnologie per la ricostruzione tridimensionale e la navigazione TAC assistita. Questo approccio innovativo permette di impiantare protesi d’anca su misura, particolarmente efficaci nei casi più complessi. Il reparto di Chirurgia ortopedica mininvasiva e computer assistita, diretto dal prof. Giandomenico Logroscino, si avvale delle più moderne procedure di ingegneria biomedica per trattare patologie complesse come displasia d’anca, scoliosi, esiti di fratture e alterazioni della cinematica rachide lombosacrale-bacino-anca. Queste condizioni, che spesso rendono più difficile l’impianto di protesi tradizionali, possono ora essere affrontate con precisione grazie all’impiego di tecnologie avanzate. Negli ultimi mesi, l’unità operativa ha trattato con questa tecnologia oltre 20 pazienti affetti da artrosi d’anca, ottenendo ottimi risultati e senza complicanze, nonostante si trattasse di soggetti ad alto rischio per la patologia “Hip and Spine” (una condizione che combina artrosi dell’anca e degenerazione del rachide lombosacrale). Grazie alle tecniche di ricostruzione 3D, all’impiego di intelligenza artificiale (AI) e al sistema OPS (Optimized Positioning System), gli specialisti possono pianificare con estrema precisione il posizionamento della protesi, migliorando il recupero del movimento e riducendo significativamente il rischio di complicanze post-operatorie. I software di ricostruzione 3D, basati su specifici protocolli radiografici e TAC, consentono di generare modelli animati tridimensionali e dinamici dell’articolazione, permettendo ai chirurghi di programmare l’intervento nei minimi dettagli. Questo approccio garantisce un miglior compromesso tra stabilità dell’impianto, ripristino della funzionalità e durata della protesi.