SULMONA – “Rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche, sindacali e associative; alla senatrice, nonché alle consigliere regionali rappresentanti del territorio, affinché, unitamente agli amministratori comunali dei comuni del comprensorio, si dia luogo ad un tavolo unitario di consultazione attraverso il quale promuovere le iniziative più opportune al perseguimento del disegno ”. E’ il Segretario del circolo Pd Sulmona, Franco Casciani, a smuovere le acque per la tanto decantata fase due che dovrà ricomprendere necessariamente anche la riorganizzazione della sanità. Si pensi al ruolo recitato dall’ospedale di Sulmona nell’ambito dell’emergenza Covid con una rianimazione che è stata in grado di trattare pazienti nell’unica stanza a pressione negativa perché più strutturata di quella di Avezzano. E allora qualcuno dovrà prendersi la briga di scrivere quella “parolina magica” del primo livello sui documenti ufficiali. “Di qui la necessità di una nuovo assetto che, sul territorio d’interesse, veda riqualificato l’ospedale di Sulmona come nosocomio di Primo Livello, e quelli di Popoli e Castel di Sangro come ospedali di base con quei servizi e relativo personale sanitario che rispondano alle esigenze di cura di una popolazione di prossimità, in questi ultimi tempi trascurata quando non ignorata completamente”- interviene il Pd facendo notare che “il bacino di utenza di tale servizio, rivolto essenzialmente a popolazioni delle aree interne e, quindi, sostanzialmente svantaggiate da una serie di condizioni oggettive a partire da quelle geomorfologiche a quelle socio-economiche, potrebbe riguardare circa settantamila cittadini ricompresi tra i territori dell’Alto Sangro a quelli dell’Alto Pescara”. Bisogna quindi sedersi intorno a un tavolo, seriamente, quando tutto sarà finito.
Andrea D’Aurelio
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