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SULMONA – Le misure restrittive sono arrivate e la stretta dei sindaci peligni ha colpito gli amanti delle lunghe e salutari passeggiate. Ma il messaggio è passato? Viene da chiederselo di fronte ai reiterati episodi che si verificano in alcuni quartieri della città, uno fra tutti l’area verde del parcheggio di Santa Chiara. Ieri pomeriggio si è reso necessario l’intervento di una volante della Polizia per far “sgomberare” il piazzale dal gruppo di giovanissimi che di solito si riuniscono in quella zona per il gioco e per trascorrere interi pomeriggi. Certo, ad averceli ancora giovani e ragazzi in valle. Anche questo è vero. Nell’era digitale non capita tutti i giorni tornare al gioco di quartiere. Tutti davanti al pc. Ma ora come ora la priorità è un’altra. Nel giorno più lungo e più duro dell’emergenza Coronavirus, dinanzi  a un evidente assembramento creato peraltro da ragazzi, è stato il personale della casa di riposo dell’ex Casa Santa dell’Annunziata ad allertare la Polizia per porre freno a una situazione che andava avanti da giorni, nonostante i ripetuti e reiterati solleciti degli operatori della casa di riposo.  Si spera quindi che certi interventi, come quelli che Polizia e Carabinieri stanno svolgendo in diverse aree della città, servano da deterrente per spingere le persone a uscire di casa solo per motivi urgenti e indifferibili. Non è il momento di giocare e incontrarsi in piazza. Ora, almeno fino al termine dell’emergenza, è bene utilizzare i vantaggi dell’era sociale per interagire da casa e rispettare sé stessi e gli altri.

Andrea D’Aurelio

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