PETTORANO SUL GIZIO – Quando i giovani scendono in campo e salvano la tradizione. Quello che accade a Pettorano sul Gizio è il rovescio della medaglia di ciò che avviene più di frequente nei piccoli centri montani a rischio spopolamento dove i giovani se ne vanno e le antiche usanze si dissolvono. E nel centro peligno la tradizione resta. Lo scorso anno infatti il comitato di Santa Margherita ha passato le consegne e ha dichiarato chiusa la sua esperienza. E’ sorto quindi il problema del ricambio generazionale per il comitato presieduto dal parroco, don Oliviero Liberatore. Ed è così che un gruppo di venti giovani si è fatto avanti per dare manforte all’organizzazione della festa di Santa Margherita mettendo in piedi un programma frizzante e dinamico. Fra gli eventi di richiamo spicca il concerto de “Il Gra” in programma venerdì 12 luglio alle 21.30 in piazza Umberto I per passare poi a “Gianna Love” , tributo a Gianna Nannini ( sabato 13 alle 21.30) e “Falsi Dèi”, il tributo ai Negramaro per il gran finale di domenica 14 luglio alle 21.30 presso i campi sportivi di Pettorano dove, alle 18, si svolgerà la tradizione partita di calcio fra scapoli e ammogliati. Nel corso della tre giorni saranno aperti gli stand gastronomici e ci sarà un dj. Il taglio giovanile della festa si vede a vista d’occhio ed era indispensabile per garantire continuità alle tradizioni. “Ci siamo sentiti legati a questa festa e, con forte senso di appartenenza, ci siamo messi in prima linea. Siamo un gruppo di giovani che però non esita a chiedere aiuto a chi ci ha preceduto”- sottolinea Alessio De Panfilis, portavoce del gruppo. La festa quindi sta per cominciare e i giovani sono in prima linea. Un motivo in più per recarsi a Pettorano.
Andrea D’Aurelio
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