banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner

CORFINIO – Il giudice di pace di Sulmona aveva accolto il ricorso, annullando i provvedimenti impugnati, ma a distanza di un anno dalla sentenza nessuno ha provveduto al pagamento delle spese di giudizio. Potrebbe arrivare il pignoramento dei conti, per un importo di circa 2600 euro, per le casse dell’Unione Terre dei Peligni. A promuovere l’esecuzione forzata sarà l’avvocato del foro di Sulmona, Gianluca Lanciano, lo stesso che un anno fa aveva presentato opposizione alle ordinanze di ingiunzione emesse dallo sportello unico delle attività produttive a seguito di un’ispezione effettuata nella casa di riposo di Corfinio. La vicenda risale all’estate del 2020, dal 17 luglio al primo agosto, in pieno clima elettorale nella cittadina peligna. La Polizia Locale, nel corso del blitz svolto nella struttura, elevò ben tre verbali per una sanzione amministrativa complessiva di 11 mila euro a carico dei legali rappresentanti. La contestazione riguardava l’autorizzazione al funzionamento di strutture e servizi socio-assistenziali, socio-sanitari e socio-educativi. Un “abuso di esercizio” secondo la Polizia Locale, che era intervenuta su richiesta del Comune. Da qui l’adozione dei provvedimenti e il conseguente ricorso. Uno dei ricorrenti era la figlia dell’attuale primo cittadino. Non a caso l’attività s’inserì in un periodo particolare per la comunità. In ogni caso il giudice di pace ha accolto l’impugnazione, annullando ordinanze e verbali, sostenendo per un ricorrente la tardività dell’accertamento e per l’altra, la figlia del sindaco, la mancanza di responsabilità poichè “non risultano provate funzioni gestionali ed epicali”. Ma c’è di più. I legali avevano fatto notare che “in materia di violazioni e sanzioni la legge regionale attribuisce ai comuni unicamente l’adozione di misure cautelari ma né i Comuni né la Polizia Locale hanno poteri di accertamento né poteri sanzionatori”. Da qui l’accoglimento in toto del ricorso che risale ad un anno fa. Nel frattempo nessuno ha pagato le spese di giudizio. Per questo il pignoramento è dietro l’angolo.

Lascia un commento