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SULMONA – Gli studenti hanno fatto lezione da casa e i dipendenti pubblici hanno lavorato da remoto. D’altronde si sa che in tempo di pandemia si fa il possibile per agevolare il lavoro agile e ridurre spostamenti e movimenti. Ma a Sulmona anche gli anziani vanno in smart working. Come è possibile? Ce lo spiega la dottoressa Verdiana Fornaro, oss ludica, che ha progettato una serie di laboratori per gli anziani che restano in casa per via dell’emergenza sanitaria. Si tratta di attività da realizzare assieme ai congiunti per combattere la solitudine dietro l’angolo e per mantenersi attivi. “La nascita dei laboratori dad mi ha portato ad entrare nelle case con grande passo svelto, rispetto a quanto già facevo nella normalità. Per cui ho proposto questa modalità di sussidio che tramite l’ausilio dei familiari prevede una sorta di schedario per dei veri e propri compiti da svolgere e rapportare con foto o video”- spiega Fornaro- “in questo modo, ho voluto innescare un processo bello e nuovo per l’anziano che quasi si fa portavoce di questa realtà”. Tra le riluttanze della signora Maria, la foga della signora Viola, gli impacci del signor Antonio , le domande del signor Andrea, tutto si affaccia nel curioso mondo del digitale. Una finestra nuova e perché no una nuova opportunità di progettazione sociale ed integrazione.

Andrea D’Aurelio

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