
SULMONA. Dovranno lasciare Sulmona i 47 rifugiati ucraini, di cui 11 minori, ospiti del Manhattan Village Hotel ormai da due anni. A fine mese scadrà infatti la convenzione con la protezione civile e tutto passerà nelle mani della Prefettura che ha già pronto il trasferimento in altre località a meno che il Comune di Sulmona non intervenga per scongiurare questo spostamento. “Hanno trovato una totale serenità, si sono inseriti, anche se con non poca fatica, nel contesto sociale, alcuni nel mondo del lavoro mentre i bambini nelle scuole e nelle varie attività extra scolastiche. Adesso saranno costretti a ripartire da zero”- sottolinea il direttore della struttura ricettiva, Maurizio Zaccardi, che si appella al commissario prefettizio, Ernesta D’Alessio e alle forze politiche per evitare il trasferimento. “Il desiderio comune è quello di avere ancora la possibilità di essere accompagnati in un percorso di integrazione e di inserimento sociale che, sia sta rivelando più fruttuoso e proficuo di quello pensato all’inizio; infatti, per molti ospiti, la condizione di ospitalità all’interno di un hotel altamente qualificato in termini di offerta e servizi, ha permesso di immaginare un futuro diverso sul territorio attuale che potrebbe prevedere, in futuro, un definitivo trasferimento”- osserva ancora Zaccardi, che ha nella nota inviata alla Prefettura e al Comune ha riportato anche un passaggio della relazione degli psicologi. Sul territorio comunale è presente anche un centro di accoglienza straordinario che ospita altri 15 ucraini nel contratto di quartiere di viale delle Metamorfosi. Il rischio è che dopo la fuga dalla guerra, il “calvario” per i rifugiati non sia ancora terminato.