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SULMONA – “Signora suo marito è stato trasferito d’urgenza a Pescara per un ictus”. La telefonata è arrivata dal medico di base, a sua volta allertato probabilmente da un operatore del 118. Tanto è bastato per seminare il panico nell’ambiente di lavoro del malcapitato che, in verità, era nel pieno delle sue forze. Il curioso episodio, che pure ha dell’incredibile, si è verificato nella mattinata di ieri e vede protagonista un dipendente di un ufficio collocato a Sulmona. All’origine dell’errore di comunicazione potrebbe esserci uno scambio di persona. Fatto sta che l’uomo è rimasto esterrefatto e non esclude di andare fino in fondo alla vicenda per venire a capo della filiera delle telefonate. “Sono stato contattato da mia moglie che mi chiedeva in continuazione rassicurazioni sulle mie condizioni di salute. Era stata allertata telefonicamente dal medico di famiglia su un mio fantomatico trasferimento d’urgenza presso l’ospedale di Pescara. Ma io sono qui”- si sfoga l’uomo che ha vissuto quattro ore di incubo, raccontando il fatto anche ai suoi colleghi, non riuscendo a darsi pace. Alla fine, sempre tramite il medico di base, si è scoperto che il paziente ricoverato era un suo congiunto, sotto osservazione nell’ospedale di Popoli dopo un ictus. Un banale scambio di persona per via dello stesso cognome che ha rischiato di provocare un malore per la moglie del dipendente, colta da comprensibile spavento. D’altronde nella mattinata di ieri nessun intervento risultava effettuato sul versante peligno da parte del 118. Per cui non poteva che essere un errore o uno scambio.

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