
Il 24enne di origine tunisina, arrestato nei giorni scorsi per resistenza a pubblico ufficiale e poi scarcerato per mancanza di interprete, ha presentato alla questura una richiesta di asilo politico dichiarando di comprendere la lingua italiana. Una contraddizione che non passa inosservata, considerando che proprio la presunta mancata conoscenza dell’italiano aveva portato il giudice a disporne la liberazione. A scoprirlo sono stati i carabinieri che, nella giornata di ieri, lo hanno fermato per un controllo. È scattata quindi la segnalazione in Tribunale. I fatti risalgono a una notte di tensione a Castel di Sangro. Il 24enne in evidente stato di agitazione, aveva colpito con calci e pugni alcune automobili parcheggiate nel centro abitato, per poi scagliarsi contro due passanti. All’arrivo dei carabinieri guidati dal capitano Giuseppe Testa, aveva opposto una forte resistenza, tentando più volte di sottrarsi al controllo e continuando a inveire anche una volta portato in caserma. Poi l’arresto senza convalida né rito direttissimo per mancanza di interprete.









