
L’episodio dell’incidente avvenuto lungo la statale 17 a Pettorano sul Gizio, quando un grosso cervo che camminava sul ciglio della strada, provenendo dal versante montuoso che costeggia la carreggiata, ha perso la vita a causa del forte impatto con un Suv, ha riacceso il dibattito su un problema che nelle aree appenniniche diventa sempre più frequente: la difficile convivenza tra fauna selvatica e sicurezza stradale. A intervenire è Domenico Ventresca, responsabile del comitato cittadini delle frazioni di Pettorano e dei comuni limitrofi: «È l’ennesimo incidente causato dalla fauna selvatica, fuori dai confini del Parco nazionale d’Abruzzo e della riserva del Monte Genzana. Questo significa che la Regione Abruzzo, ente responsabile, sarà chiamato sempre più spesso a risarcire i cittadini finchè non verranno adottati seri provvedimenti. Chiediamo ancora una volta alle autorità di intervenire affinché gli animali non superino i confini, provocando danni ad agricoltura, veicoli e persone».
Dietro le parole di Ventresca c’è la preoccupazione diffusa di chi vive in territori di straordinaria ricchezza naturale, ma anche di crescente rischio. Cervi, cinghiali e altri animali selvatici rappresentano un patrimonio inestimabile di biodiversità, ma la loro presenza vicino ai centri abitati e alle principali arterie stradali può diventare pericolosa.
Ogni episodio come questo ricorda quanto fragile sia l’equilibrio tra uomo e natura. Un equilibrio che non può essere affidato solo al caso, ma che richiede regole, interventi mirati e una visione capace di garantire insieme la tutela della fauna e la sicurezza delle persone.









