banner
banner

SULMONA – Altro che coda della pandemia. Ancora venti giorni e l’emergenza pandemica da Covid-19 sarà considerata chiusa, almeno formalmente, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto da parte del governo. Ma il virus non ha alcuna intenzione di scomparire dalla circolazione nè il bollettino odierno risulta confortante per una tregua definitiva. Un nuovo focolaio è esploso nella Rsa Unisanitis di Castel Di Sangro dove si contano ben 25 positività tra gli ospiti che fanno schizzare a 84 il conto dei nuovi contagi nel territorio peligno-sangrino. Un nuovo fronte, vasto e devastante, che mette a dura prova la struttura sanitaria, finora uscita indenne dal Covid. L’alto dei numero dei casi è verosimilmente dovuto alla circolazione della variante Omicron che risulta particolarmente contagiosa e continua ad aggredire le strutture sensibili. Tutti gli anziani si trovano in struttura e non si è reso finora necessario il ricovero ospedaliero grazie alla buona risposta della campagna vaccinale con le tre dosi. Certo è che per assestare il quadro epidemiologico ci vorrà del tempo. Con i contagi a doppia cifra che vanno avanti e i fronti ancora in corso di monitoraggio, dal carcere all’ospedale, sarà pressoché improbabile che il Covid si faccia da parte in un batter d’occhio. Le odierne positività sono così distribuite: Castel di Sangro 31, Sulmona 25, Roccaraso 5, Raiano 4, Pratola peligna 4, Roccacasale 2, Molina Aterno 2, Vittorito 1, Villetta Barrea 1, Scontrone 1, Scanno 1 Rocca pia 1 Pacentro 1, Gagliano Aterno 1, Corfinio 1 Castelvecchio Subequo 1. La maglia nera del contagio spetta di diritto oggi al capoluogo sangrino, seguito da Sulmona che non scherza. I dati confortanti, tuttavia, arrivano dai numeri totali della pandemia. Sono 850 gli attuali positivi e sorvegliati sul territorio ( 283 Sulmona, 106 Castel Di Sangro e 100 Pratola), a fronte di ben 89 guarigioni messe a referto nelle ultime 24 ore. Le guarigioni continuano quindi a superare i nuovi casi. Un bel segnale, questo si, per il graduale superamento dell’emergenza. Scende anche il conto dei ricoveri. Sono 14 gli attualmente degenti sul territorio così ripartiti: 13 in area medica e 1 in terapia intensiva. Ma l’allerta, alla luce dei nuovi sviluppi, resta alta. La fine dell’emergenza non coinciderà probabilmente con il calo dei contagi visto l’evidente rialzo ma con la copertura vaccinale e gli strumenti acquisiti per poter convivere con il virus. (a.d’.a.)

Lascia un commento