SULMONA. Ancora boom di rinunce tra gli scrutatori. L’apertura dei seggi elettorali è fissata per le nove di questa mattina ma il numero dei “no grazie” è già significativo. In sessanta, nei giorni scorsi, hanno declinato la chiamata del Comune di Sulmona che aveva sorteggiato oltre cento persone per coprire le 28 sezioni elettorali, distribuite sul territorio comunale, per le elezioni europee. La percentuale di fuga dai seggi, secondo gli uffici comunali, è destinata a salire anche in zona cesarini quando, come già avvenuto a febbraio per le regionali, si procederà alla nomina diretta per rimpiazzare gli assenti. Il Comune di Sulmona, nelle scorse settimane, aveva deciso di aggiornare l’elenco degli scrutatori perché, si è scoperto, tra i candidati c’erano anche persone decedute o da anni fuori sede. Ciò non è bastato per invertire la rotta. A pesare, secondo gli impiegati del Comune, è anche la retribuzione fissata per le europee: poco più di 3,50 euro l’ora per stare al seggio oltre 30 ore tra oggi e domani. Il ministero dell’Interno ha infatti stabilito un compenso di 138 euro per i presidenti di seggio e di 110,40 euro per i segretari e gli scrutatori. Il tempo delle liti, dei sorteggi e del “prima i disoccupati” è finito. A Sulmona la corsa “alla cento euro” non appassiona più. Sarà il bel tempo, il troppo stress, il fatto che a fare le ore piccole non va a nessuno.