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SULMONA – E’ tutto pronto per l’apertura del cantiere nella scuola media Capograssi di via Dalmazia. Lunedì stesso è stato fissato il sopralluogo per l’immediata consegna dei lavori per circa 2,5 milioni di euro grazie alla sinergia del Rup, l’ingegnere Quirino Cianfaglione e l’assessore comunale ai lavori pubblici, Mauro Tirimacco. Per la Capograssi si va spediti sulla tabella di marcia se si considera che è stata già individuata la sede alternativa nell’ex convento di S. Antonio, dove inizialmente dovevano essere sistemati i ragionieri e i geometri. Il Dirigente del quarto settore, Amedeo D’Eramo, ha approvato i verbali della commissione giudicatrice che ha scartato l’offerta del Cogesa e ha aggiudicato alla S. Antonio Srl, aprendo di fatto la fase della negoziazione che si chiuderà con la sottoscrizione del contratto. Ciò vuol dire che fino a quando il contributo garantito da Fossa non entrerà nelle casse comunali si dovrà aspettare. Anzi, sarà necessario procedere con una variazione di bilancio per la somma aggiuntiva. Ma l’andamento delle procedure, considerando le lungaggini burocratiche tipiche di Palazzo San Francesco, sorprende gli stessi addetti ai lavori. Lunedì potrebbe quindi aprirsi il cantiere alla scuola Capograssi che, per ironia della sorte, “batte” sul tempo l’Istituto Masciangioli. Se per la scuola media si punta a riprendere l’anno scolastico in una sede alternativa, nelle more dell’esecuzione dei lavori stimata in 205 giorni, per la Masciangioli il tempo continua a passare, considerando che la chiusura del plesso risale a più di tre anni fa e gli alunni sono stati trasferiti nei Musp dell’ex Caserma Battisti. La Giunta Comunale recentemente ha autorizzato il Direttore dei Lavori a fare il calcolo delle riserve e ha dato il via libera agli interventi ma anche la data del 25 giugno non è stata rispettata. E le famiglie restano sempre più scettiche, tanto per le Masciangioli quanto per le Capograssi, e iniziano il conto alla rovescia, sperando che gli annunci non cadano nel vuoto. Anche se l’avvertimento agli amministratori di Palazzo non manca: la pazienza ha un limite.

Andrea D’Aurelio

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