SULMONA – Patron del Premio Internazionale Sulmona, per anni punto di riferimento culturale per la vallata, amico del critico d’arte Sgarbi, pittore raffinato. Se ne è andato questa notte in punta di piedi, alla veneranda età di 95 anni, il sulmonese Gaetano Pallozzi, fondatore della rassegna internazionale del Premio Sulmona. Una notizia che arriva come un fulmine a ciel sereno su una città già provata per l’emergenza. Dolore e tristezza si sommano. Artista di chiara fama superò i confini della città e della regione si affermò in campo internazionale con la sua pittura espressiva e capace di suscitare l’interesse anche delle persone lontane da cultura ed espressioni artistiche. Non a caso Pallozzi fu definito, sia pure nella chiara matrice espressionista, “il pittore del quotidiano”. Occorre ricordare che Pallozzi è stato l’ideatore ed animatore per bene 46 anni di una kermesse di grande prestigio, Il Premio Sulmona – Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea, una delle poche rassegne che ha resistito alla crisi del settore ed è giunta a livelli di grande partecipazione. Con circa 350 presenze in mostre nazionali ed internazionali, in quattro Quadriennali, una nutrita serie di personali, Pallozzi non solo impose la sua personalità artistica, ma divenne protagonista di primo piano del realismo, indagando al di là della cronaca, evidenziando i momenti di costume, della psicologia della persona e del comportamento. Sono già molti i messaggi di cordoglio che arrivano da esponenti del mondo della cultura e dalle istituzioni. A dare notizia della morte sono stati invece i familiari. “Ciao papà, lassù disegnerai dipinti bellissimi”- ha scritto la figlia Mariolina. L’auspicio è che il noto pittore possa contemplare quella bellezza che ha provato a raccontare nella sua vita. Ciao grande maestro.
Andrea D’Aurelio
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