
SULMONA. La Corte d’Appello dell’Aquila ribalta la sentenza per una 30enne di Sulmona, F.S., accusato di aver rubato seimila euro in contati a casa del suo ex datore di lavoro. I giudici di secondo grado hanno riformato la sentenza emessa dal Tribunale di Sulmona ad ottobre 2023, mandando assolta l’imputata, difesa dall’avvocato, Maria Grazia Lepore, per non aver commesso il fatto. Secondo l’accusa nell’aprile e nel settembre del 2018 la giovane avrebbe rubato a casa del suo datore di lavoro la somma di 6 mila euro tra contanti e monete. Un’azione che avrebbe compiuto dopo aver manomesso la serratura della casa del suo capo. Inoltre, sempre secondo l’imputazione, la 28 enne avrebbe svuotato il portafoglio di alcuni colleghi, rubando somme da 50 a 150 euro. Accuse solide per il Tribunale di Sulmona che aveva inflitto una pena a tre anni di reclusione e insussistenti per la Corte d’Appello che ha accolto il ricorso della difesa, ribaltando in toto la sentenza