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SULMONA – L’invito a restare umani arriva dalla Cgil provinciale dell’Aquila ed è forse quello più efficace fra i tanti messaggi di preoccupazione e solidarietà che si sono susseguiti nelle ultime ore all’indomani dell’aggressione ai danni di un 27 enne senegalese, accoltellato alla gola e gettato in un fosso. Il giovane non corre pericolo di vita ma è ricoverato all’ospedale di Pescara dopo aver subito un intervento. La prognosi è riservata. Respira con l’aiuto delle macchine ma parla e accenna qualche sorriso. Il primo referto emesso dall’ospedale di Sulmona indicava venti giorni di prognosi poi l’intervento che è stato eseguito a Pescara ha spinto i medici a tenere riservata la stessa prognosi. Sul movente dell’aggressione gli inquirenti ( la Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona) mantengono lo stretto riserbo anche se la politica già pensa a un gesto di violenza a sfondo razzista. Un’ipotesi che è stata avanzata da più parti ed effettivamente è la prima ad essere presa in considerazione vista la dinamica dell’episodio ma al momento non esiste alcun riscontro investigativo. La Cgil chiede l’intervento del Prefetto per sensibilizzare la società civile ad una maggiore riflessione su quanto accaduto. Perché l’odio si vince innanzitutto con la cultura. “L’episodio, di una gravità inaccettabile, deve riportare alla luce ed in primo piano il tema dell’immigrazione nel nostro territorio. Un tema da affrontare con razionalità, ma anche con umanità e solidarietà. Di ciò va assunta piena consapevolezza”- sostengono dalla Cgil spiegando pure che “l’attuale momento storico deve considerare l’accoglienza come un valore assoluto, respingendo ogni episodio di violenza e xenofobia”. Il sindacato annuncia nelle prossime ore iniziative pubbliche di mobilitazione, e chiederà un incontro con le istituzioni preposte (Prefettura e Questura), allo scopo di sensibilizzare la società civile ad una maggiore riflessione su quanto accaduto. Dal circolo del Pd di Sulmona arriva nel frattempo la solidarietà al giovane senegalese ma anche un invito a riscoprire i valori della resistenza. “Manifestando al contempo la nostra solidarietà alla giovane vittima, senegalese conosciuto per il suo impegno nel servizio volontario presso la ‘Casa di Riposo S. Chiara’ – dichiarano dal circolo cittadino – . Limpido esempio di laboriosa integrazione che fa giustizia di ogni facile, demagogica discriminazione basata sul colore della pelle”. “A questo imbarbarimento dei costumi che sembra essere il tratto dominante di questi ultimi anni, il Circolo Pd di Sulmona intende opporsi con tutte le sue forze, chiamando a raccolta quanti hanno a cuore le sorti stesse di questa antica e nobile città” conclude la nota del Pd. Per dirla con parole più semplici: restiamo umani. Perché se è vero che la dinamica dei fatti è ancora in corso di accertamento e di indagine, la violenza implica sempre una grave mancanza di umanità. E, nel caso di specie, l’umanità è stata calpestata.

Andrea D’Aurelio

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