Sequestrate 500 monete italiche. “Cacciatori di tesori” scoperti e denunciati dai Carabinieri

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2021-02-08 | 10:24h
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2021-02-21 | 20:41h
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CORFINIO – Volevano portare via un pezzo di storia ma sono stati fermati dai Carabinieri.  Nei giorni scorsi i Carabinieri del Comando Stazione di Pratola Peligna guidati dal Luogotenente Giuseppe Gravina sono riusciti ad individuare due pratolani con l’hobby per i tesori, i soggetti L.D. e A.S. sono stati sorpresi con le mani nel sacco mentre, nelle adiacenze del noto sito archeologico “Fonte Sant’Ippolito” del Comune di Corfinio con attrezzatura professionale quali metal detector e rilevatori portatili “pin-point”, ricercavano monili e monete di presumibile epoca italica senza avere alcuna autorizzazione. I due sul posto trovati in possesso di alcune medagliette appena dissotterrate, vista l’evidenza delle prove, sono stati sottoposti dai militari a perquisizione personale e domiciliare che ha permesso di rinvenire e sequestrare circa 500 monete di presumibile epoca italica, circa 100 monili della stessa epoca, diversi frammenti di manufatti in terracotta e ulteriori manufatti ferrosi di difficile individuazione. Al termine delle operazioni quindi i militari operanti hanno proceduto a denunciare i due per i reati di ricerche archeologiche senza concessione ed impossessamento illecito di beni culturali così come previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004. Tutto il materiale sequestrato verrà in seguito inviato ai tecnici della Sovrintendenza ai beni Culturali che potranno così inventariare e analizzare i materiali archeologici ed inviarli in musei selezionati come previsto e non nelle case di qualche ricco collezionista.

 

Andrea D’Aurelio

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