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RIVISONDOLI – Respinge punto per punto le accuse e prende atto della mancata notifica al suo assistito. E’ l’avvocato Pietro Savastano, legale del sindaco di Rivisondoli Roberto Ciampaglia, a prendere la parola sulla richiesta di rinvio a giudizio per il primo cittadino del centro dell’Alto Sangro per le ipotesi di reato di abuso d’ufficio e truffa aggravata. L’avvocato “sostiene di poter dimostrare nel corso del processo che ancora si deve aprire la completa innocenza del Sindaco Roberto Ciampaglia e la sua assoluta estraneità rispetto ai fatti rappresentati dagli organi di stampa secondo la notizia diffusa dalla Procura della Repubblica”- si legge in una nota. Precisa Savastano che “già da alcuni documenti contenuti nel voluminoso fascicolo dell’accusa, oltre 10.000 pagine, emergono elementi che militano nel senso della assoluzione del primo cittadino di Rivisondoli. Il legale non può tacere che gli atti a cui fa riferimento l’indagine sono orami datati, giacché risalgono al periodo 2012-2015 e che, semmai, avrebbero dovuto vedere l’esercizio dell’azione penale a tempo debito e non già dopo circa otto anni dal loro compimento. Peraltro, riteneva che la questione fossa stata ampiamente chiarita, tenuto anche conto della piena collaborazione dimostrata agli inquirenti, attraverso la richiesta volontaria di sottopporsi all’interrogatorio e il deposito di atti difensivi”. Poi il passaggio sulla Procura, prendendo atto della “scelta compiuta di notiziare l’indagato della decisione di richiedere la fissazione dell’udienza preliminare, anziché mediante notificazione del relativo atto giudiziario, così come prescritto dalla legge, ad oggi non ancora ricevuto, attraverso la comunicazione diffusa dagli organi di stampa”- aggiunge il legale del sindaco che conclude: “il primo cittadino si dichiara assolutamente sereno ed estraneo a ogni addebito come sarà sentenziato dalla Magistratura nella quale confida”.
Andrea D’Aurelio

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