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SULMONA – L’istituto Comprensivo Radice-Ovidio chiede un comitato comunale per il servizio di refezione scolastica mentre in Giunta arrivano le prime scaramucce che agitano le acque. Le procedure di gara sono state indette ma il primo avvertimento agli uffici comunali di Palazzo San Francesco arriva dalla scuola. In una richiesta indirizzata al sindaco Annamaria Casini, al vice sindaco Luigi Biagi e al responsabile del procedimento Alessandro Ginnetti, l’Istituto chiede l’istituzione di un comitato mensa a livello comunale ma anche che il bando di gara relativo al servizio mensa contenga alimenti a filiera corta; alimenti Dop, Igp, Stg ( specialità tradizionali garantite) e altre connotazioni locali; prodotti alimentari a ridotto impatto ambientale, prodotti al mercato equo e solidale per gli alimenti non reperibili nel mercato locale a garanzia della provenienza delle materie prime. Un folto elenco di richieste e accorgimenti che l’Istituto ha messo nero su bianco mentre in Giunta Comunale si agitano le acque. Ad alzare i toni è l’assessore comunale Mauro Tirimacco secondo il quale “la stesura del bando, seppur di competenza della parte amministrativa (ndr), deve essere concertata con tutto l’esecutivo comunale perché noi vogliamo andare a fondo e vederci chiaro. Il punteggio per i prodotti locali non può essere di 0,5”. Tirimacco quindi vuole rileggere le carte, fermo restando che il via libera alla gara d’appalto è già arrivato dalla Giunta Comunale. Non è escluso che proporrà la revisione, ammesso che ce ne siano la possibilità. Si apre quindi il caso politico.

Andrea D’Aurelio

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