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SULMONA – Il virus continua a fare breccia negli uffici Asl di via Gorizia dove in queste ore, sempre a discapito della prevenzione in affanno, è stato accertato un sesto caso di positività. Si tratta di un’operatrice domiciliata a Castel Di Sangro ma in servizio a Sulmona, al terzo piano dello stabile Asl, dove è stata ripetuta nel frattempo la sanificazione. Il quadro epidemiologico si sarebbe ora stabilizzato anche se tra contagi e carenza di personale i ritmi di lavoro restano insostenibili. Non sono giorni facili per gli operatori che tra tamponi, vaccini e altre prestazioni fanno fatica ad andare avanti. Tre medici sono reperibili a rotazione mentre i nuovi arrivati devono ancora entrare nel meccanismo. Nonostante tutto, seppur a scaglioni per forza di cose, si fa il possibile per tracciare e bloccare il contagio. La speranza è che la prossima settimana segni un’inversione di rotta per la “prevenzione dimenticata”. La Asl ha infatti rimodulato gli investimenti per il settore e con una deliberazione del Direttore Generale, Roberto Testa, ha dato il via libera all’assunzione a tempo determinato per un periodo di sei mesi, di sette unità mediche a fronte delle dodici richieste, per l’emergenza pandemica in atto. Si tratta di due medici e cinque dottori specializzandi, reclutati tramite la graduatoria per l’avviso pubblico bandito per l’area peligno-sangrina. Nella delibera però viene specificato che l’individuazione delle sedi spetta al Direttore del Dipartimento. Per cui al momento non c’è alcuna garanzia per la prevenzione di via Gorizia se non il forte auspicio che almeno due delle sette unità possano arrivare e aggiungersi alla pianta organica, a fronte delle richieste e del personale ridotto al lumicino. Per i tamponi invece è giunta in soccorso l’Arma dei Carabinieri in soccorso con il drive in dell’Incoronata. Ogni tanto una buona notizia. Mentre si apre la settimana decisiva.

Andrea D’Aurelio

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