banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner

SULMONA. Continuano a destare preoccupazione gli incedi dolosi in città. Dopo un periodo di relativa tranquillità, il fenomeno torna a mettere in allerta l’intera popolazione. Prima del furgone andato in fiamme la scorsa notte in via Sardi, era stata incendiata una vettura nella frazione Marane lo scorso 24 novembre. L’auto, di proprietà della compagna di un 64enne, noto alle forze dell’ordine, era stata completamente distrutta dalle fiamme. I carabinieri, che indagano sul caso, si stanno muovendo su più fronti, tenendo conto che il 64enne, nell’ultimo periodo, ha avuto ben due discussioni con alcuni “rivali”, anche loro con precedenti sulle spalle. Andando a ritroso si arriva al 28 ottobre quando due vetture erano state incendiate a Pratola Peligna. Una in particolare era stata seriamente danneggiata. L’ipotesi è quella di una ritorsione o un regolamento di conti. Vittima dell’incendio un 50enne che risiede nel quartiere delle case popolari. Si arriva così al 22 maggio quando, a Pettorano sul Gizio, era stata data alle fiamme la vettura di una 50enne, che in passato ha avuto alcuni problemi con la giustizia. La donna aveva ricevuto alcune telefonate sospette. Dopo l’incendio, alcuni mesi più tardi, aveva subito un atto vandalico sotto casa. All’inizio dell’anno, il 9 gennaio, un altro incendio doloso si era registrato a Bagnaturo, frazione di Pratola Peligna dove si era sfiorata la tragedia. Le fiamme avevano interessato i fili dell’energia elettrica, mandando in black out il quartiere e avevano lambito il garage dove erano custodite le bombole del gas. Dal 2012 ad oggi sono circa 70 gli incendi di auto finiti nel mirino delle forze dell’ordine. Quasi tutti rimasti impuniti. Per questo il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, chiama forze dell’ordine e Prefetto. “E’ necessario rimettere mano al problema. Il fenomeno sembra rientrato ma gli ultimi episodi costituiscono indubbiamente un campanello d’allarme”- interviene Di Piero. Intanto spuntano i primi indizi per l’incendio divampato la scorsa notte, in via Sardi, quando il furgone di una ditta informatica è stato distrutto dalle fiamme. Gli inquirenti stanno procedendo con l’acquisizione delle immagini e stanno passando al setaccio  anche le telecamere delle abitazioni private e delle attività commerciali. I primi sospetti sono caduti su un uomo, che viene ripreso sul luogo dell’incendio, anche se al momento la polizia non è riuscita ancora a dare un volte e un nome all’autore dell’episodio. Le indagini della polizia si stanno quindi concentrando su più fronti. In particolare gli inquirenti stanno scavando nella sfera professionale per capire se ci sono stati episodi che possono aver scatenato una reazione da parte di clienti o di altri commercianti. Una pista che la polizia sta seguendo dal momento che il mezzo preso di mira è quello che la ditta utilizza per gli spostamenti e per svolgere le varie attività.

Lascia un commento