SULMONA – Sette pazienti Covid di Sulmona saranno dimessi nei prossimi giorni per avviare il percorso di guarigione e negativizzazione del virus ma la struttura individuata di Villa Gioia, ancora in attesa di convenzione, non può essere al momento utilizzata. L’incresciosa situazione segnalata già da una settimana da Onda Tg continua a tenere banco con la burocrazia che “blocca” i guariti Covid. Il sindaco, Annamaria Casini, ha scritto alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila per chiedere di accelerare l’iter, non senza una reprimenda che inclina ancor di più i rapporti istituzionali con l’azienda, dopo la richiesta della zona rossa alla Regione e la chiarezza dei percorsi adottati per la diagnosi in ospedale dei pazienti Covid del San Raffaele. “Questo inspiegabile ritardo nella conclusione dell’iter ha fatto sì che i primi pazienti dimessi asintomatici siano stati costretti ad essere ospitati in una struttura dell’Aquila per attendere la completa negativizzazione”- fa notare la Casini- “nei prossimi giorni saranno dimessi altri 7 pazienti Covid di Sulmona e almeno altrettanti della Valle Peligna. Ora non si può più attendere e sarebbe ancor più grave che si perpetrasse questo ritardo senza un’apparente plausibile giustificata motivazione proprio perché siamo in emergenza sanitaria”. La prima infermiera contagiata nella clinica è stata trasferita in effetti in una struttura messa a disposizione dalla Asl per la negativizzazione del virus. Villa Gioia è pronta. La burocrazia ancora no.
Andrea D’Aurelio
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