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SULMONA – Sfregiata con l’acido dal marito geloso, oggi è una donna libera che aiuta le altre donne a non subire la violenza. Il suo appello è forte e chiaro: “dire basta al primo cenno”. La storia di Filomena Lamberti è stata al centro ieri pomeriggio della presentazione del testo “Un’altra Vita”, scritto dalla diretta interessa che è diventata l’icona della lotta contro la violenza. Lamberti è stata ospite dell’evento organizzato a Sulmona nel Meeting Garden, da Ezio Forsano e dall’intero staff del film “Il Muro del Silenzio”, dedicato proprio alla violenza di genere. Un evento che si è reso possibile grazie alla collaborazione con l’associazione Spaziodonna, il Comune di Sulmona rappresentato dall’assessore Salvatore Zavarella e Francesco Longobardi, Responsabile Nazionale Enti Locali. “Io ho sperato per trent’anni in un cambiamento del suo ex ed alla fine ho avuto il suo ultimo atto di violenza, il più terribile, per questo dico di non aspettare e di dire basta al primo cenno. C’è la violenza fisica ma anche quella psicologica che non si può dimostrare, quando la donna crede di essere sbagliata. Per questo non bisogna arrivare al secondo grido o al secondo ceffone ma è necessario staccare subito la spina”- ha detto Lamberti rivolgendosi a tutte le donne. Quando Filomena ha deciso infatti di ribellarsi, chiedendo la separazione al marito, ha subito una violenza cieca, ingiustificata e ingiustificabile: è stata bruciata con l’acido mentre dormiva. Quando si è risvegliata, in ospedale, la donna ha pensato anche al suicidio. Oggi è una donna libera che con la sua testimonianza aiuta altre donne a salvarsi dalla violenza. Perché la violenza è una cosa. L’amore è l’esatto contrario.

Andrea D’Aurelio

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