
L’accusa è quella di atti persecutori, per aver sfondato la porta di casa dell’anziana contesa, dopo aver perseguitato per mesi la sua rivale. Ma per un 58enne di Pratola Peligna è tutto da rifare. Il giudice per le udienze preliminari, Alessandra De Marco, ha annullato il decreto di fissazione dell’udienza e ha rimandato gli atti al pubblico ministero poiché il 58enne, al termine delle indagini preliminari, aveva chiesto di essere interrogato a norma di legge. Richiesta ignorata. Per questo ora dovrà essere sentito dai magistrati per chiarire la propria posizione. “Avevo le chiavi e sono entrato. Non ho sfondato nulla”- si era difeso l’uomo al quale la Procura contesta lo stalking verso la vicina di casa della zia deceduta









