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SULMONA – Senza casa, poichè sfrattata dal superbonus, è risultata positiva al Covid-19. Il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, in qualità di autorità sanitaria sul territorio comunale, adotterà nelle prossime ore un’ordinanza con carattere d’urgenza per la donna, residente in città, che da una ventina di giorni trascorre le sue notti in auto, dopo lo sgombero eseguito dalle forze dell’ordine, su disposizione del Tribunale, per i lavori da realizzare nella palazzina del superbonus. “Per evitare un’epidemia colposa, venendosi a creare un carattere d’urgenza legato all’infezione da Covid, mi sono attivato con gli uffici per l’assegnazione temporanea di una casa parcheggio”- spiega il sindaco specificano che l’alloggio viene assegnato solo ai fini della negativazzazione, onde evitare qualsiasi problema di sorta di carattere sanitario. Concluso il percorso di guarigione, la donna dovrà lasciare l’abitazione. A scattare la fotografia sull’emergenza abitativa in città era stata, nelle scorse settimane, l’assessore alle politiche della casa, Catia Di Nisio. Sono 82 le case parcheggio a disposizione, molte delle quali necessitano di interventi di manutenzione. Almeno una decina di abitazioni risultano occupate abusivamente. Dal Comune riparte il giro di vite per permettere una “staffetta” e assegnare gli alloggi a chi ha realmente bisogno. Intanto si stanno completando le procedure amministrative per l’assegnazione delle case popolari. La commissione sarà riunita nelle prossime settimane. Lento pede deambulare per il contratto di quartiere. Dei 21 alloggi messi a bando la scorsa estate ne sono stati assegnati solo due poiché i parametri minimi fissati per l’Isee risultano, il più delle volte, troppo alti. Altri 7 alloggi rientrano nella convenzione da siglare con la Prefettura per i rifugiati ucraini. Insomma l’operazione trasparenza sull’emergenza abitativa si annuncia lunga e non proprio serena. “Ma pian piano faremo tutto”- ha assicurato la Di Nisio ricordando che le richieste nell’ultimo periodo sono sempre più alte, nonostante l’esiguo numero di alloggi a disposizione. Tutte istanze non plateali poiché presentate con toni più sommessi ma tali da essere prese in considerazione.

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