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PRATOLA PELIGNA – Si è dato prima fuoco, probabilmente con un accendino, e poi avrebbe deciso di completare l’opera lanciandosi dal tetto della sua abitazione, in via Della Cona, a due passi dalla Chiesa di San Pietro in Bagnaturo dove viveva da solo. L’estremo gesto di Cesidio Trafficante, 61 enne, non è passato inosservato e ha rattristato l’intero quartiere dove viveva ed era conosciuto. I Carabinieri della compagnia di Sulmona, diretta dal capitano Maurizio Dino Guida, sono intervenuti sul posto per gli accertamenti di rito anche se la dinamica dell’episodio lascia pensare che si sia trattato di un gesto volontario. Dai primi riscontri sembrerebbe che l’uomo aveva scoperto un brutto male tanto da decidere di farla finita. Per il 61 enne quindi non c’è stato nulla da fare nonostante i primi tentativi di soccorso, prestati dalla vicina di casa e dal marito. L’uomo è stato trasporto in ambulanza all’ospedale di Sulmona ma il decesso è subentrato prima di essere preso in carico dai sanitari del nosocomio. “Avevo in macchina un piccolo estintore e d’istinto, la prima cosa che ho fatto, è stata quella di tentare di spegnere le fiamme che avvolgevano l’uomo – ha raccontato uno dei soccorritori. Una morte che lascia senza parole i suoi vicini ma anche i suoi amici di una vita, come il pratolano Marco Lucente, ex collega. “Un ragazzo d’oro sempre educato e ligio al lavoro. Per anni ha accudito lo zio che aveva problemi di salute e per non lasciarlo solo e non mancare al lavoro lo portava anche in azienda”- racconta Lucente. Una tragedia che ha colpito tutta Bagnaturo. La salma è stata restituita ai familiari.

Andrea D’Aurelio

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