banner
banner

foto Angelo D’Aloisio SULMONA – E’ uscito di scena in punta di piedi, come era nel suo stile, riservato e timido, ma con un grande amore per il suo lavoro e la città. Si è spento all’età di 97 anni Pietro Carosa, per tutti zio Pietro, nella sua abitazione sulmonese. La notizia ha rattristato quanti lo conoscevano, ovvero intere generazioni di sulmonesi che sono passate per la sua bottega della centralissima piazza Garibaldi, sulla scalinata di Santa Chiara, dove lui ha lavorato finché ha potuto, guadagnandosi di diritto il titolo di “mago delle chiavi”. Da Porta Napoli alla Villa Comunale tutte le saracinesche le ha aggiustate lui, come ci raccontò in un’intervista dell’11 febbraio 2014, per la rubrica “Vivere la Vita”, che in quel tempo diede voce ai personaggi della città che hanno sempre operato in disparte e dietro le quante. Zio Pietro era uno dei tanti, esempio di umiltà e caparbietà, uno degli ultimi artigiani rimasti in città. La sua bottega era una piccola finestra che si affacciava nel cuore del centro storico. Ma oltre alla sua rinomata ferramenta, zio Pietro aveva anche un’altra grande passione, quella della cinepresa. Non c’era un evento che non immortalava. “Conservo tutte le edizioni della Madonna che scappa in Piazza. Ogni anno il rituale è lo stesso ma c’era sempre qualcosa di diverso”- ci raccontò. Nel 2017 fu insignito all’Aquila anche di un riconoscimento per la fedeltà al lavoro, dalle mani dell’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Oggi la notizia del decesso. Sicuramente zio Pietro avrà le chiavi per varcare la porta del paradiso ma ora, come direbbe qualcuno, si divertirà a riprendere la sua città dall’altro dopo averla immortalata per una vita dall’altra parte. Addio zio Piè.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento