Ancora botte e tensione in pieno centro a Sulmona dove nella notte tra sabato e domenica, intorno alle due e trenta, si è reso necessario l’intervento di polizia e carabinieri per sedare una rissa divampata all’esterno di un locale, a pochi metri dal Cinema Pacifico. Dalla prima ricostruzione si è appreso che, probabilmente a causa di futili motivi, alcuni giovani sono venuti alle mani dopo una lite piuttosto accesa. Tutto sarebbe partito dalla discussione tra due ventenni. Dalle parole i protagonisti sono passati alle mani con calci, pugni e spintonamenti. Altri avventori sono a quel punto intervenuti per riportare la calma. Nel corso della colluttazione un giovane è rimasto ferito all’avambraccio, probabilmente con il collo della bottiglia. Sul posto sono intervenute comunque le forze dell’ordine, allertate dai residenti della zona e dai presenti. “La situazione poteva degenerare. Per questo ci siamo spaventati”- raccontano alcuni avventori. Polizia e carabinieri hanno identificato i presenti e hanno raccolto le testimonianze per ricostruire quanto accaduto. “Si è trattata di una scaramuccia tra giovani. Il tutto è avvenuto all’esterno del locale. Ho visto solo un giovane che si era tagliato con un pezzo di vetro”- ha riferito agli inquirenti uno dei baristi. Al momento non sono state presentate denunce di parte. L’ultima notte di tensione ha fatto riesplodere la protesta dei residenti del quartiere, chiamati da tempo a fare i conti con rumori e degrado. Nelle scorse settimane erano stati scardinati gli specchietti delle auto parcheggiate a pochi metri dalla sala cinematografica. Circostanza che ha spinto un gruppo di residenti a mobilitarsi con una class action, per il risarcimento dei danni. “È un problema innanzitutto culturale. I nostri ragazzi stanno sviluppando sempre più una componente ossessivo-compulsiva”- osserva Massimo Di Paolo, uno dei residenti. Intanto i carabinieri della compagnia di Sulmona hanno denunciato l’altro giorno tre quarantenni, due donne e un uomo, per rissa aggravata. La vicenda risale allo scorso 2 novembre quando, secondo quanto ricostruito dai militari nel corso delle indagini, le due donne sono venute alle mani dopo una discussione piuttosto accesa in via Angeloni. Tra le due è nata una colluttazione, nel corso della quale è spuntata perfino un’arma: un cavatappi che è stato usato da una delle due per ferire la rivale. A separarle ci ha pensato un 40enne già noto alle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i medici del 118 che hanno trasportato in ospedale una 40enne rimasta ferita. A lei i medici hanno applicato otto punti di sutura. Ne è scaturita una denuncia a piede libero. Secondo i militari anche l’uomo avrebbe partecipato alla rissa che si era consumato davanti anche ad alcuni testimoni.