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PESCOCOSTANZO. “Signora sua figlia ha fatto un un incidente. Deve pagare una cauzione per evitare l’arresto”. Solita tecnica quella utilizzata da due campani di 20 e 21 anni, Giovanni Esposito e Leonardo Ronza,che sono stati arrestati in flagranza di reato dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, agli ordini del capitano Giuseppe Testa. I due hanno contattato telefonicamente nella giornata di ieri una donna di 74 anni, spacciandosi per carabinieri. Uno di loro ha gestito la conversazione telefonica mentre l’altro lo ha aspettato a bordo dell’auto. La donna, impaurita, ha consegnato nelle mani dei malviventi gioielli e preziosi che aveva in casa per un valore complessivo di circa diecimila euro. I carabinieri della stazione di Pescocostanzo, avendo ricevuto già altre segnalazioni di truffe nel circondario, nel corso dei controlli del territorio, hanno notato un’auto a noleggio con due persone a bordo mai viste prima in paese. A quel punto hanno fermato entrambi e nel corso dei controlli sono stati trovati i preziosi che la donna aveva consegnato ai due campani. I giovani sono stati quindi portati in caserma e sottoposti ai dovuti accertamenti. Su disposizione della procura della repubblica di Sulmona sono stati arrestati in flagranza di reato e rinchiusi nel carcere di massima sicurezza dove resteranno fino all’interrogatorio di convalida.

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