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SULMONA – Si sente male in ospedale e il medico chiama il 118 ma i soccorsi arrivano in ritardo. E’ un singolare e surreale episodio quello si è verificato ieri mattina al nosocomio dell’Annunziata. Protagonista della curiosa vicenda è una 69 enne che si trovava in pre-ospedalizzazione e si stava sottoponendo a un elettrocardiogramma presso l’ambulatorio di cardiologia all’ala vecchia dell’ospedale. Un esame che si rendeva necessario prima di essere presa in carico dal reparto di ginecologia tant’è che la signora si era messa in fila per la prestazione sanitaria ma, all’improvviso, si è verificato il fuori programma. La donna è svenuta e si è accasciata a terra, sotto gli occhi increduli degli altri utenti. E’ stata quindi attivata la procedura che prevede, anche in caso di malore o richiesta d’intervento dall’ospedale, di allertare il centralino del 118. La malcapitata è stata subito soccorsa dal medico presente in ambulatorio ma l’ambulanza sarebbe arrivata sul posto con circa trenta minuti di ritardo. Un’anomalia che è stata confermata dai presenti e dagli addetti ai lavori. La donna grazie ai soccorsi tempestivi del medico e ai successivi accertamenti eseguiti presso il pronto soccorso si è ripresa. Le sue condizioni fortunatamente sono buone. L’episodio non è passato inosservato e mette ancora una volta al centro dell’attenzione sia la complessità delle procedure (la richiesta d’intervento al 118 per un utente che si sente male in ospedale) sia la carenza di risorse umane perché è facile pensare che in quel frangente sono subentrati altri imprevisti ed emergenze da gestire. Tutto è bene quel che finisce bene verrebbe da dire anche se la vicenda, sicuramente sui generis, è tale da balzare alle cronache.

Andrea D’Aurelio

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