
Travolto con l’auto dopo l’aggressione ha diritto al risarcimento. Si è chiusa con una “compensazione” davanti al giudice di pace di Castel di Sangro, Gianna Cipriani, la vicenda che vede protagonisti due giovani di Alfedena. I fatti risalgono al 2019 quando, stando agli atti, un 35enne aveva investito volontariamente con l’auto un 30enne, assistito in giudizio dall’avvocato Cristian Rucci, e gli aveva cagionato delle lesioni gravi consistite in trauma toracico, frattura di un dito del piede e ferita al tallone, da cui derivava una malattia, ovvero un’ incapacità ad attendere alle ordinarie occupazioni, per una durata superiore a quaranta giorni. Una diagnosi medica che aveva di fatto configurato l’accusa di lesioni personale aggravate, visti i danni permanenti che il pedone avrebbe rimediato. Inoltre il 35enne, difeso dagli avvocati Enrico Tedeschi e Alessandro Margiotta, aveva guidato l’autovettura in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di stupefacenti del tipo cannabinoidi, come emerso dalle risultanze degli accertamenti effettuati dopo l’investimento. Il fatto era avvenuto nei pressi del bar della piazza centrale del paese dopo una lite. Il 35enne, che era stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione, ha risarcito per 7500 euro il pedone investito il quale, a sua volta, era stato picchiato con un palo dall’uomo che poi si era vendicato investendolo. Danni e lesioni documentate. Da qui la “compensazione” in termini di risarcimento.