
SULMONA. Si era vendicato dell’incendio dell’auto, minacciando con il martello il presunto autore. La tentata estorsione di via Della Cona finisce sul tavolo del giudice per le indagini preliminari, Marta Sarnelli. A presentare opposizione al sequestro del telefono cellulare dell’indagato, un 42enne già noto alle forze dell’ordine, sono stati gli avvocati difensori Naike Cascini e Guido Colaiacovo. Entrambi hanno chiesto l’immediata restituzione del dispositivo, tenendo conto che le persone offese hanno ritirato la denuncia di parte, ritenendo anche insussistente l’accusa che prevede la procedibilità d’ufficio. La tensione tra i soggetti coinvolti risale allo scorso marzo quando il 42enne, dopo aver trovato la sua Jeep Renegade avvolta dalle fiamme in via Patini, si era recato con un martello e una busta di plastica con le forbici all’interno, sotto casa di un 27enne, che a sua volta aveva subito l’incendio della Matiz una settimana prima. “Datemi 11 mila euro altrimenti faccio una strage”- aveva detto il 42enne quella mattina, secondo la versione della persona offesa. La Procura aveva quindi disposto una perizia tecnica sul dispositivo per cercare il file video che il 42enne aveva girato e per scandagliare nel dettaglio le varie conversazioni per verificare se, tra le famiglie, c’era stati messaggi dal contenuto intimidatorio. Con l’opposizione al sequestro del cellulare, la palla passa ora al giudice che si è riservata sul punto









