
Un confronto necessario, nato da dati che preoccupano. In Prefettura all’Aquila si è svolta una riunione dedicata alla sicurezza sui luoghi di lavoro, presieduta dal Prefetto Di Vincenzo e con la partecipazione di istituzioni, sindacati e rappresentanze datoriali. Al centro della discussione, i numeri: nel 2025, nella provincia dell’Aquila, si sono già registrati sette infortuni mortali. Un dato in aumento rispetto agli anni precedenti, sebbene il numero complessivo degli incidenti sul lavoro resti stabile. Attorno al tavolo erano presenti i vertici delle forze dell’ordine, i rappresentanti dell’Ispettorato del Lavoro, INPS, INAIL, ASL, le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL, oltre a Confindustria e ANCE. Tutti hanno concordato sulla necessità di rafforzare il monitoraggio, in particolare nei settori più a rischio, e di sviluppare azioni comuni per innalzare i livelli di sicurezza. Si è parlato anche di formazione e informazione, considerate leve fondamentali per diffondere una vera cultura della sicurezza, capace di coinvolgere non solo le istituzioni ma anche lavoratori e imprese. L’incontro si è concluso con l’impegno a redigere una bozza di protocollo, da definire e condividere in una prossima riunione, per trasformare le intenzioni in azioni concrete. Un segnale chiaro: la sicurezza sul lavoro non può essere delegata né rimandata. È un patto che riguarda tutti, perché dietro ogni statistica ci sono vite, famiglie e comunità.









