
Domani, 18 gennaio, ricorrerà l’ottavo anniversario delle quattro violente scosse di terremoto che il 18 gennaio 2017 sconvolsero l’Abruzzo e i territori circostanti. Quelle scosse rappresentarono un ulteriore colpo per le comunità dell’Appennino centrale, già duramente provate dai terremoti del 2016.
A rendere la situazione ancora più drammatica fu la concomitanza di eccezionali nevicate che paralizzarono interi borghi, lasciando molte località prive di energia elettrica a causa di un blackout diffuso. La giornata, già segnata da difficoltà e paura, culminò in tragedia con la valanga che si abbatté sull’Hotel Rigopiano, causando la morte di 29 persone.
In una nota commemorativa, il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, ha ricordato quegli eventi, sottolineando l’importanza della memoria e dell’impegno per la sicurezza:
“Le scosse del 18 gennaio 2017 hanno lasciato un segno indelebile nelle comunità colpite. La memoria è un dovere nei confronti delle vittime, delle loro famiglie e di chi ha subito quelle tragedie. Ci ammonisce sugli errori del passato e ci ricorda l’importanza di agire diversamente per il futuro. Questo insegnamento è alla base del nostro lavoro quotidiano nella ricostruzione.”
Il Commissario Castelli ha fornito anche un aggiornamento sullo stato della ricostruzione privata e pubblica in Abruzzo:
- Ricostruzione privata:
- Richieste di contributo presentate: 6.157 per immobili residenziali o produttivi.
- Contributi concessi: 2.970 (pari a 726 milioni di euro).
- Contributi in istruttoria: 1.539.
- Richieste respinte: 1.648.
- Importo complessivo richiesto: 1,202 miliardi di euro.
- Somme liquidate: 381,7 milioni di euro.
- Ricostruzione pubblica:
- Importo programmato: circa 1 miliardo e 50 milioni di euro.
- Somme concesse: circa 220 milioni di euro.
- Somme liquidate: circa 200 milioni di euro.
Castelli ha evidenziato che il 2024 ha segnato un “cambio di passo” significativo nella gestione della ricostruzione, grazie al lavoro di squadra con il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (Usr):
“Quest’anno puntiamo a un incremento sostanziale dei cantieri, proseguendo il percorso avviato. Vogliamo restituire dignità e sicurezza ai territori colpiti, accelerando e migliorando la gestione degli interventi.”
La tragedia di Rigopiano e le devastazioni causate dai terremoti del 2016 e 2017 continuano a rappresentare una ferita aperta per l’Abruzzo. Gli sforzi per la ricostruzione, nonostante le difficoltà, vogliono essere un segno concreto di rinascita per le comunità colpite.