SULMONA – “La Snam non ha nessun diritto di distruggere, e neppure di manomettere, un patrimonio culturale che è parte integrante della nostra storia e della nostra identità”. A ribadirlo a gran voce sono i comitati cittadini, l’Archeoclub Sulmona e il coordinamento No Hub del Gas che hanno tenuto una conferenza stampa questa mattina per rilanciare la battaglia al grido di “Snam vada via da Case Pente”. Nell’area in questione, oltre a quello della centrale, c’è un altro sito archeologico che riguarda direttamente l’infrastruttura Snam. Su questo secondo sito, situato dietro il cimitero di Sulmona, dovrebbero essere interrati i 4 metanodotti di collegamento tra la centrale e l’impianto Snam esistente. “Perché la Snam, pur consapevole di ciò, ha continuato a portare avanti il suo progetto, ed anzi ha continuato a premere sui decisori politici affinché rilasciassero tutte le autorizzazioni necessarie per la centrale? Perché, a distanza di due anni e mezzo da quando ne è a conoscenza, la Snam non ha ancora realizzato nessun sondaggio di archeologia preventiva nell’area della centrale?”- si chiedono gli ambientalisti che chiedono alla Snam di prendere atto della situazione e di rinunciare una volta per tutte al progetto.
Andrea D’Aurelio