
Il partito democratico dovrà rimborsare il costo della tessera all’ex consigliere comunale ed ex segretario del circolo sulmonese dei democratici Fabio Ranalli. Lo ha deciso il giudice di pace di Sulmona, Gianna Cipriani, che ha condannato i dem al pagamento delle spese legali per 275 euro. La vicenda risale al 2023 quando Ranalli, dopo aver pagato il relativo importo, 25 euro per un anno, su decisione dell’ex segretario Franco Casciani, non era stato iscritto. Tutto regolare, solo che la quota pagata tramite il sistema digitale del portale on line del Pd, non era stata mai restituita. Così Ranalli si era rivolto al giudice di pace per avere indietro l’importo versato. Il giudice aveva dato ragione a Ranalli con l’emissione del decreto ingiuntivo, poi impugnato dai dem. Il giudice di pace Cipriani ha respinto il ricorso, condannando il pd alle spese. Fabio Ranalli ha sostenuto di non aver mai ricevuto la comunicazione delle motivazioni della sua mancata iscrizione. Se non un laconico messaggio in cui c’era scritto: «Gentile cittadino, sentiti gli organi del circolo di appartenenza, la sua richiesta è stata respinta». A quel punto Ranalli aveva risposto al partito democratico chiedendo l’immediata restituzione della quota di iscrizione che non è mai avvenuta. Da qui la decisione di rivolgersi al giudice di pace per l’avvio del procedimento giudiziario che ha portato prima alla firma del decreto ingiuntivo contro il Pd e poi alla condanna