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SULMONA – 550 vaccinazioni al giorno con la seconda fase per i sanitari che procede spedita mentre, per quanto concerne il Moderna, sono solo 40 i flaconi pervenuti alla Asl per un totale di 400 dosi da inoculare agli ospiti delle case di riposo. Quanto basta per lasciare in sospeso la campagna vaccinale nelle strutture, come nel caso dell’area peligno-sangrina, dove le vaccinazioni erano partite a Sulmona e Vittorito ma solo la metà degli ospiti sono stati vaccinati, almeno con la prima dose. A tracciare il bilancio è Enrico Giansante, Direttore dell’Uoc Siesp della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, che chiede aiuto ai medici di base e ai pediatri di libera scelta per far decollare la campagna vaccinale, l’unica arma a disposizione per combattere il Covid oltre alla prevenzione. “Ci hanno garantito che in settimana arriverà una nuova fornitura di Moderna. La seconda dose va somministrata a 28 giorni, a differenza dell’altro vaccino. Per cui saremo in grado di coprire tutti ma abbiamo bisogno di forniture costanti perché vogliamo vaccinare di più”- afferma Giansante per poi fare il passaggio sui rinforzi: “al livello centrale si dovrebbe investire in questa fase i medici di base e i pediatri di libera scelta. E’ assolutamente necessario il loro intervento”. Il Direttore Siesp lo dice pensando soprattutto alle scuole con i nuovi focolai che riguardano la costa in modo esponenziale ma anche Sulmona dopo il caso della scuola primaria Radice. I vaccini potrebbero quindi essere somministrati ai docenti e agli studenti da 16 anni in su. Ma come e quando non si sa perché dipende dalla fornitura delle dosi e dal personale a disposizione. La buona notizia secondo Giansante è la risposta anticorpale che si è riscontrata con il prelievo sierologico già dalla prima dose. Solo in tre non hanno avuto titoli anticorpali ma dopo la seconda dose ci si aspetta risultati ancora migliori. Non desterebbe invece preoccupazione la mappa degli effetti collaterali che pure non sono mancati: astemia, disturbi intestinali, febbre a 38 rientrata dopo un giorno e molta stanchezza. “La buona risposta al livello immunitario deve incoraggiare le persone a vaccinarsi”- conclude il Direttore Siesp auspicando un maggiore coinvolgimento delle altre figure sanitarie e una fornitura dei vaccini non più a singhiozzo.

Andrea D’Aurelio

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