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Il Tribunale Arbitrale, istituito secondo il Regolamento della Camera di Commercio Internazionale, ha ritenuto Edison, precedente proprietario dei siti industriali di Spinetta Marengo (Alessandria) e Bussi sul Tirino (Pescara), responsabile per la violazione delle dichiarazioni e garanzie contrattuali in materia ambientale in relazione alla vendita a Solvay dei due siti, avvenuta nel 2001. Il gruppo chimico belga rende noto che il lodo arbitrale, dello scorso 22 giugno, ha condannato Edison a risarcire Solvay per le perdite e i danni subiti fino a tutto il 2016, riservando ad una ulteriore fase del giudizio arbitrale la quantificazione delle perdite e dei danni ulteriori dal 2017 in poi, nonché degli interessi applicabili ai danni già quantificati e delle spese legali. Il lodo – viene spiegato in una nota – giunge al termine di una procedura arbitrale internazionale durata 9 anni nella quale Solvay ha sostenuto che Edison avesse violato le dichiarazioni e garanzie contrattuali in materia ambientale contenute nel contratto di compravendita (Share Purchase Agreement) del dicembre 2001. Tale contratto ha portato nel 2002 all’acquisizione da parte di Solvay della società italiana Ausimont, a quel tempo proprietà di Montedison (oggi Edison), e con essa dei due impianti industriali in Piemonte e in Abruzzo.

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