Assalto incontrollato nell’area pic nic della riserva naturale delle sorgenti del fiume Pescara a Popoli. La denuncia arriva dalla Stazione Ornitologica abruzzese dopo le immagini circolare sui social della presenza di centinaia di persone nell’area in pieno periodo riproduttivo dell’avifauna, che parla di una “mezza Woodkstock”: “È una foto shock per chi ancora pensa che una riserva naturale regionale debba essere, nel 2022, un’oasi di pace e tranquillità, da visitare in punta di piedi per rispettare la fauna che proprio ora è in piena attività riproduttiva. Invece la riserva delle sorgenti del Pescara a è stata lasciata prendere d’assalto da migliaia di persone per la pasquetta, che hanno affollato all’inverosimile e in maniera del tutto caotica l’area pic-nic. Non è che un’area di una riserva destinata alla sosta sia una terra di nessuno in quanto le attività che vi si svolgono devono integrarsi con quelle di protezione e conservazione proprie di un’area protetta di limitate dimensioni. Soli pochi giorni fa, proprio a ridosso delle feste pasquali, in modo quantomeno poco tempestivo visto che si sa cosa può accadere a pasquetta, il direttore della Riserva, Pierlisa Di Felice, sulla stampa invitava a visitare la riserva, definita un “locus amoenus”. Le aree protette che sono esposte a queste forme di fruizione incontrollata si organizzano a dovere, ad esempio istituendo numeri chiusi e prenotazioni visto che, tra l’altro, ricevono finanziamenti dalla regione di decine di migliaia di euro per il loro funzionamento.”Gli ambientalisti ricordano il caso dell’ampliamento della megacava autorizzata a soli 800 metri dal monte delle sorgenti e l’approdo delle canoe rivelatosi irregolare sul fronte dell’occupazione del demanio, parlando di un nuovo scandalo diseducativo per la gestione di una riserva, e si chiedono se quella possa ancora essere considerata un’area protetta.
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