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ph Angelo D’Aloisio SULMONA – Ancora sorvegliati in “libera uscita” dopo quasi due anni dall’inizio dell’emergenza pandemica in atto. Incredibile ma vero. Nelle ultime ore sarebbero infatti arrivate alle autorità preposte, anche se informalmente, alcune segnalazioni di soggetti che, seppur sottoposti al monitoraggio sanitario della Asl (perché positivi o in quarantena), sarebbero usciti a fare quattro passi in pubblica via come se nulla fosse, in spregio a tutte le regole del buon senso nonché alla normativa di riferimento per il contenimento del contagio da Covid-.19. Si tratta di due o tre casi che, per il momento, sono stati riferiti solo per le vie brevi. Le forze dell’ordine nei prossimi giorni potrebbero comunque intensificare i controlli sul territorio, sia su questo fronte che sulla filiera del green pass alla luce delle ultime impennate sulla curva epidemiologica che, dopo la pausa dei server bloccati, torneranno presto ad occupare i bollettini dell’azienda. Il positivo o la persona che si trova in quarantena, in caso di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, rischia di essere deferito all’autorità giudiziaria. La questione però non è solo giuridica. A due anni dallo scoppio dell’emergenza alcuni meccanismi dovrebbero essere ormai collaudati o dati per scontato. Invece, almeno in taluni casi, si è persa la consapevolezza del rischio che non agevola il superamento dell’emergenza. Nessuno può definirsi “highlander” del contagio. Con o senza vaccino. Il recupero della responsabilità personale è quantomai doveroso in questa fase della pandemia. (a.d’.a.)

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