SULMONA – Non sono bastate le luci posizionate anche nella centrale piazza, dopo accorate segnalazioni, per accendere il Natale in città che appare sottotono e più spento del solito nonostante le libere uscite concesse dalla pandemia rispetto allo scorso anno. C’è chi rimpiange quel clima di serenità dei cuori che un anno fa a quest’ora si respirava, seppur in zona rossa, con le luminarie che illuminavano ogni angolo della città e l’incanto del Natale che abbracciava piccoli e grandi, per forza di cose, non potendo fare altro. La situazione epidemiologica è completamente diversa. Per fortuna. Ma non si ravvedono quei segnali di vitalità, tipica del clima natalizio, almeno secondo gli esercenti che hanno partecipato alla nostra raccolta di opinioni. “Il Natale è sicuramente dentro di noi”- esordisce Silvia- “sarebbe stato bello vedere un po’ di gente perché, d’altronde, i mercatini li fanno ovunque”. Chiaro il riferimento alla presentazione del cartellone natalizio. “Mai vista una cosa del genere. L’anno scorso in zona rossa compravano di più. Non c’è vendita né lo spirito del Natale. Tutto questo è molto triste”- rincara Margherita dall’erboristeria. “Si può fare sempre di più. Non basta organizzare ma serve una promozione per più fasce sociali con maggiori interessi culturali”- incalza Maria Elisa dalla sua confetteria. Per Franco Ruggieri il discorso è molto più ampio tant’è che si sposa con una scarsa valorizzazione del centro storico, sicuramente da rivedere. La speranza è che la magia del Natale riviva in queste ore, già dal pomeriggio, con l’evento dedicato ai bambini. Dalle ore 16:30 alle ore 19:30 – i più piccoli sono invitati, insieme alle loro famiglie, all’evento “Natale a teatro”: un pomeriggio di allegra animazione a cura dell’associazione “il Bosco del Fauno”. Inoltre, l’ associazione culturale MajaMé – Musica Teatro Danza, MetaAPS e il fotografo Andrea Calvano saranno lieti di accogliere i bimbi e i loro cari all’ interno del caratteristico foyer per una foto ricordo accanto al grande albero di Natale. Infondo la festa è tutta per loro. (a.d’.a.)
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