
Il carcere di massima sicurezza di Sulmona sarà schermato entro l’anno. L’annuncio è arrivato ieri nel corso del 208esimo anniversario di fondazione del corpo di polizia penitenziaria. Nel corso della cerimonia il comandante dei baschi blu, Alessandra Costantini, ha illustrato i numeri degli interventi effettuati nel corso del 2024, confermando che il Ministero sta lavorando per schermare l’intera struttura penitenziaria entro dicembre. “La nostra attività ha consentito di dare un freno allo spaccio di telefoni in carcere. L’operazione eccezionale dello scorso 18 dicembre ne è una dimostrazione ed entro l’anno l’intero istituto di pena sarà schermato”- annuncia Brunetti. Dati alla mano, sono 110 i dispositivi introdotti nel carcere di Sulmona e intercettati dagli agenti penitenziari nel corso dei controlli periodici. Il sequestro più importante, che non ha precedenti in Abruzzo, risale proprio a dicembre con 40 telefoni trovati nel corso della retata. A fine ottobre ne erano stati scoperti altri dieci, nelle mani di altrettanti detenuti. La scorsa estate altri due dispositivi erano stati scovati nelle docce della struttura penitenziaria mentre a febbraio scorso, in un sacco trovato nel campo sportivo, erano stati sequestrati otto telefoni cellulari e duecento grammi di hashisc. I primi sequestri risalgono al 2022 quando era scattata l’inchiesta della procura di Sulmona che, lo scorso anno, aveva portato all’arresto di Massimo De Santis, poliziotto penitenziario di 53anni, accusato di aver spacciato tre telefoni ai detenuti. Nel2024 la polizia penitenziaria ha intercettato anche dieci pacchi destinati ai detenuti contenenti sostanze stupefacenti di tipo cocaina e hashish. Sono state sempre dieci le aggressioni subite dal personale, gestite e risolte con professionalità nonostante le note carenze di organico