Il Tribunale per il Riesame dell’Aquila ha rimesso in libertà F.C., il fabbro di 35 anni, arrestato lo scorso 13 gennaio dai carabinieri per spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso dei servizi di controllo del territorio, avevano fermato una donna nei pressi del capannone trovata in possesso di 0.9 grammi di cocaina. Secondo l’accusa la sostanza sarebbe stata acquistata dal 35enne che, nel corso del blitz nella sua attività, aveva consegnato spontaneamente tre grammi della stessa sostanza. Era scattato quindi l’arresto in flagranza di reato, convalidato q dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Giulia Sani. Nel corso dell’udienza di convalida l’artigianato aveva rilasciato dichiarazioni spontanee, spiegando di essere assuntore ma di non conoscere la donna. Il 35enne, come spiegato dal suo avvocato difensore, Silvia Iafolla, aveva solo consegnato una lamiera in ferro ad un conoscente che guidava una vettura su cui si trovava la donna che non aveva mai visto prima. Tuttavia il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona aveva applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari, revocata dal Riesame che ha ritenuto più congrua la misura dell’obbligo di dimora sul territorio comunale di Sulmona.