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Non c’è più spazio per l’aldilà. È il caso di dirlo I campi d’inumazione in piazza del Quadrifoglio non dispongono di aree libere per ricevere nuove sepolture. Così il Comune ha dato il via libera alla seconda fase delle operazioni di esumazione ordinaria delle salme sepolte nel cimitero comunale, trascorso il periodo minimo decennale dalla data della morte. Saranno 41 complessivamente le salme da riesumare per liberare spazi e con un avviso firmato dal sindaco, Gianfranco Di Piero, si è proceduto ad avvisare la cittadinanza e i congiunti. Da Palazzo San Francesco, dopo aver provveduto ad assumere una necrofora, spiegano che “i familiari che desiderano che i resti dei propri congiunti non siano collocati nell’ossario comune e desiderano dare la loro diversa collocazione devono rivolgersi al custode”. I familiari dei defunti o coloro che ne hanno interesse possono richiedere di presenziare all’esumazione, che sarà comunque svolta anche in loro assenza. E ancora i congiunti o i parenti più prossimi possono richiedere anche la cremazione, in linea con le procedure sancite nella legge di riferimento. In mancanza di formale richiesta, i resti ossei saranno depositati nell’ossario comune, mentre le salme non mineralizzate saranno nuovamente inumate nel campo per la permanenza fino al compimento del processo di mineralizzazione, per un periodo previsto di cinque anni. Le 41 salme da esumare risultano sepolte dal 1938 al 2001. Lo scorso autunno si era proceduto all’esumazione di altre 30 salme. Mentre a breve si procederà ad avviare i lavori per la costruzione di 400 nuovi loculi.

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