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CASTEL DI SANGRO. Maltratta la moglie convivente per sette mesi e la costringere a lasciare l’abitazione familiare. Protagonista della vicenda giudiziaria è un 59enne, originario di Torre del Greco, che è stato rinviato a giudizio l’altro giorno dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. I fatti risalgono allo scorso anno. Secondo l’imputazione il 59enne, da maggio a dicembre 2023, aveva umiliato la moglie convivente con percosse al volto, alle braccia e alle gambe, con minacce di morte e con pretese di avere rapporti sessuali. La donna aveva deciso di porre fine alla relazione, lasciando la casa familiare e chiedendo aiuto alle forze dell’ordine. L’episodio scatenante risale al 3 dicembre dello scorso anno quando l’uomo, sempre secondo l’accusa, aveva aggredito la donna, spingendole la testa contro un mobile e cagionandole lesioni personali, refertate dal pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona. Dalla denuncia della vittima di maltrattamenti è scattata l’inchiesta. Secondo il gup le accuse sono solide per essere sostenute in giudizio. All’avvocato difensore dell’imputato, Daniele D’Ambrosio, il compito di smontare il castello accusatorio. La donna è assistita invece dall’avvocato, Alessandro Margiotta. Prima udienza il 26 marzo.

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