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Le società sportive che utilizzavano il Palazzetto dello Sport Nicola Serafini rimangono senza casa. La giunta comunale di Sulmona ha prorogato fino al 31 marzo la concessione alla Asl che continuerà ad usare la struttura come centro vaccinale. Protesta il Sulmona Futsal che, pur disputando il massimo campionato regionale di calcio a 5 con l’obiettivo della promozione in serie B, è costretto a giocare le gare casalinghe a Popoli. La società del presidente Roberto Cicerone si dichiara favorevole a continuare le vaccinazioni a Sulmona ma in una struttura alternativa e non al Palasport. “La situazione – afferma Cicerone – è oramai diventata pesante. Non avere un campo a Sulmona ci costringe a girovagare come i pellegrini da una parte all’altra. Questo comporta molto tempo e costi perché i ragazzi li portiamo ogni volta in giro con il pulmino. A Popoli, che non è un campo adatto alla nostra squadra perché è piccolo, abbiamo anche problemi di spazio perché ci sono altre società che, per regolamento comunale, hanno la priorità rispetto a noi. Il pubblico non è quello che avevamo a Sulmona dove siamo riusciti ad avere anche 170 persone ma a Popoli la gente che viene è di meno. E’ un problema anche per gli sponsor perché non riusciamo a dargli la stessa visibilità in quanto a Popoli non possiamo mettere striscioni pubblicitari”. Il problema non riguarda solo le partite ma anche gli allenamenti. “Stiamo in forte difficoltà – prosegue Cicerone – perché non ci alleniamo dove giochiamo. Durante la settimana ci siamo allenati alcune volte a Bugnara in un pallone senza riscaldamenti su un campo di dimensioni non idonee e con il terreno di cemento. Se lo sapevamo prima avremmo fatto una squadra per puntare alla salvezza e giocando in un campo all’aperto. Ad agosto c’era stato detto dalla precedente amministrazione che il Palasport Serafini sarebbe stato liberato a settembre perché era stato trovato un locale dove trasferire il centro vaccinale. Nell’attesa ci siamo allenati al Palasport di via XXV Aprile che poi abbiamo lasciato perché ci avevano garantito il ritorno al Palazzetto dell’Incoronata ma questo non si è mai verificato. Qualche settimana fa il neo assessore allo sport Attilio D’Andrea ci aveva parlato di una tensostruttura dove trasferire l’hub vaccinale ma ora veniamo a sapere che il Palasport Serafini rimarrà ancora alla Asl”. Il problema sta investendo non solo il futsal ma molte altre società della città di Sulmona, l’unica che non ha ancora riconsegnato le strutture sportive. Molto grave perché lo sport è l’unica alternativa dei ragazzi per dare sfogo alla situazione surreale del Covid che sta generando tra i giovani stati di depressione e asocialità. Ad essere penalizzate sono anche le attività giovanili del Sulmona Futsal: “Non avendo un campo fisso, siamo stati costretti a rinunciare ai campionati under 17 e 19”. L’Asd Sulmona Futsal segnala, infine, danni al parquet dell’Incoronata che non è idoneo a sedie, scrivanie, divisori in metallo e distributori automatici e non può essere calpestato con qualsiasi tipo di scarpe. “A queste condizioni viene voglia di mollare tutto”. Conclude Cicerone

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