SULMONA – Quattro mesi di reclusione e pena sospesa per un 22 enne di Sulmona che prese a pugni un giovane di Roccacasale nei pressi di piazza Carlo Tresca. La sentenza è stata pronunciata oggi dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Giuseppe Ferruccio, al termine del rito abbreviato scelto dall’imputato, che ha beneficiato dello sconto della pena e delle attenuanti generiche. I fatti risalgono al luglio del 2016. Dalla ricostruzione dell’episodio è emerso che il giovane di Roccacasale era uscito dal locale dove lavorava per raggiungere la sua autovettura parcheggiata in via Matteotti. Nei pressi di piazza Tresca incontrò l’imputato. I due diedero vita ad una forte e animata discussione. Il giovane, colpito in volto con un solo pugno, è caduto rovinosamente a terra, battendo il capo sul selciato della strada e perdendo i sensi. A quel punto l’imputato, resosi conto della circostanza, tentò di rianimarlo gettandogli addosso dell’acqua fresca, attinta dalla vicina fontanella. Una volta che sopraggiunsero altre persone l’allora 18 enne si allontanò. La vittima dovette sottoporsi a un intervento chirurgico presso l’ospedale San Salvatore dell’Aquila dopo aver rimediato una lesione grave con quaranta giorni di prognosi mentre l’imputato, sentito a sommarie informazioni, ammise le sue responsabilità davanti alla Squadra Anticrimine del Commissariato che si occupò del caso. La Polizia raccolse anche diverse testimonianze mentre le telecamere installate nel circuito di piazza Tresca non risultarono utili. Oggi la condanna a quattro mesi di reclusione, tenendo conto della riduzione di un terzo della pena per la scelta del rito e dell’atteggiamento del giovane imputato che cercò di rianimare l’amico. La pena, per il 22 enne finora incensurato, resta sospesa.
Andrea D’Aurelio