SULMONA – Non si assestano i focolai peligni. Sale ancora il conto delle positività con i nuovi casi accertati nella tarda serata di ieri. Al 61 enne di Pettorano sul Gizio, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, si sono aggiunti all’elenco dei positivi al Covid-19 altre quattro persone residenti sul territorio comunale di Sulmona, tutte in sorveglianza attiva e legate ai focolai esistenti ( 24 enne e parrucchiera), e un altro anziano residente sul territorio comunale di Pettorano, legato al cosiddetto focolaio di ferragosto. Ma non è tutto. Sono stati accertati due casi anche a Pescasseroli, ovvero soggetti riconducibili alla rete familiare della turista risultata positiva la scorsa settimana, entrambi in isolamento da circa dieci giorni. La mappa dei contagi è quindi da aggiornare: 53 casi in Valle Peligna ( 31 Sulmona, 8 Pettorano sul Gizio, 6 Pratola Peligna, 4 Introdacqua, 2 Bugnara, 1 Corfinio e 1 Scanno) e 4 in Alto Sangro ( 3 Pescasseroli e 1 Scontrone). Salgono quindi a 57 i Covid nel Centro Abruzzo, troppi per la terza fase dell’emergenza pandemica, se si considera che nella costa adriatica e nelle atre zone abruzzesi l’aumento non è poi così vertiginoso. Si spera quindi che al termine della tamponatura degli oltre 341 in sorveglianza attiva i focolai si possano assestare, anche se evitare la diffusione del contagio dipende molto dai comportamenti quotidiani e della sorveglianza di chi è in sorveglianza o dovrebbe esserlo, a fronte delle ripetute segnalazioni che arrivano. Intanto nella giornata di ieri è rientrato l’allarme per un altro sulmonese, che ha richiesto le cure mediche dopo aver accusato febbre e dispnea. Sottoposto alla Tac presso l’ospedale di Sulmona è stata scoperta una polmonite ma il tampone ha dato esito negativo. I sanitari stanno valutando il trasferimento presso l’ospedale gemello “Santissima Annunziata†di Chieti per il ricovero No Covid e Covid-like. Sono in corso invece gli accertamenti per un altro 53 enne residente in un comune del circondario che ha avvertito febbre e sintomi riconducibili al Covid.
Andrea D’Aurelio