
SULMONA. Il Tribunale pignora il bancone dello storico Gran Caffè di piazza XX Settembre. Il provvedimento, emesso nelle scorse settimane dal giudice Alessandra De Marco, sarà al centro dell’udienza fissata ad ottobre. Si tratta in realtà di un pignoramento presso terzi nel senso che il bene è di proprietà della società del Gran Caffè Letterario, composta da due imprenditori e cinque avvocati del foro di Sulmona, ma si trova nel locale di proprietà del Comune di Sulmona. La “querelle”, come riporta Il Centro, è nata nel 2022 quando uno degli ex dipendenti, Paolo Alessandroni, ha portato avvocati e soci dall’altra parte della “barricata”, lamentando di non ricevuto tutti gli emolumenti. Il rapporto professionale si era interrotto nel 2019 dopo due anni di lavoro dietro il bancone dello storico bar dei sulmonesi, il locale dove Monicelli ambientò Parenti Serpenti, dove sono cresciute tante generazioni, luogo di ritrovo e incontro di un mondo fa. A dicembre 2022 il barista ottiene un decreto ingiuntivo da 11 mila 071 euro che, negli ultimi anni, non è stato onorato. L’ex dipendente aveva racimolato, grazie ad un fondo, appena 3 mila euro. Per questo ha proposto il pignoramento da 11 mila e 300 euro, visti gli interessi maturati nel frattempo. Sulla questione si esprimerà il Tribunale in autunno. Una vicenda che era finita all’attenzione anche del consiglio di disciplina dell’ordine degli avvocati che, proprio ieri, ha archiviato l’esposto presentato. Intanto lo storico locale resta chiuso e senza acquirenti. Un colpo d’occhio se si considera che, dal 7 gennaio scorso, è tornato a vivere anche il Liceo Classico Ovidio









